Ripensate a quando avevate 14 anni. Magari intrecciavate scooby doo (i portachiave non i cartoni) e facevate giri in bicicletta con i pantaloni sopra le ginocchia. Zev Hoover invece, a soli 14 anni ha creato un piccolo mondo in miniatura che ha catturato l’attenzione di fotografi e creativi in tutto il mondo.
Spesso tra i protagonisti delle immagini che crea, ci sono autoritratti splendidi, che capovolgono questo piccolo mago di photoshop al centro di laghi o fuochi, di mondi che ci appaiono però spesso tristi e congelati nel tempo. Gli altri soggetti che sono presenti in questi immagini, volano su origami di carta o aggrappati a foglie di bosco. Altri attendono d’entrare in un tronco d’albero o si tuffano in un piccolo laghetto.
Zev ha iniziato così per gioco a giocare con la macchina fotografica ad otto anni (!) per poi dedicare ore ed ore a modificare i suoi scatti con Photoshop. Nonostante l’età, il suo talento è già al momento riconosciuto da professionisti che hanno iniziato a chiedere collaborazioni e offrirgli lavori.
Il mondo surreale di Zev, ci ricorda quei mondi delle favole, popolati da rose e volpi (come nel Piccolo Principe) sospesi tra mondi e tempi che forse davvero esistono, ma che siamo troppo impegnati con le nostre vite per riuscire a vedere.
Romanticismo a parte, l’idea di partenza è molto semplice, ovvero quella di giocare con il differente rapporto tra le cose: lo scatto di una persona viene così isolato e rimpicciolito ed inserito all’interno di un altro scatto dove, quella figura a grandezza naturale, diventa un piccolo folletto.
Il risultato è magico come la vita che si mostra già a questo piccolo genio, che ha avuto l’opportunità di collaborare con uno dei maestri di oggi di fotografia surreale, Joel Robinson.
Se è questo è solo l’inizio, siamo di fronte ad un grande fotografo da tenere costantemente sott’occhio…